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sabato 22 maggio 2010

Fra apparizioni e incredulità - Medjugorje

Scienza e verità divina, scetticismo e fede profonda, potere laico e potere religioso, riscoperta del proprio credo e business. Un solo nome, Medjugorje.

RAI uno: trasmissione su Medjugorje. Una donna sostiene di aver ripreso l'apparizione della Madonna. Il filmato è mandato in onda dalla RAI. La qualità del filmato non è la migliore, anzi. Dura una decina di secondi, la presunta Madonna mi appare come una macchia bianca, sembra una figura umana, ma non si scorge volto né niente. Vedo solo una macchia bianca, ma in televisione non solo la donna, ma anche il conduttore televisivo (che fino ad allora ha mantenuto una grande neutralità e un razionale distacco dalla questione per evitare di cadere in eccessi e vedere cose dove non ci sono o viceversa) afferma che è una figura antropomorfa (la forma è quella umana...scusate per la rozzezza dell'espressione, ma non saprei come dire altrimenti). In attesa di rintracciare il video su internet, visto che l'onda mediatica non si farà attendere molto penso, mi fido del conduttore. Una figura umana. Chi è? La Madonna? Un effetto ottico accentuato dalla bassa qualità del video? Un imbroglio? Un video preparato per convertire e dare un senso al pellegrinaggio di migliaia di cristiani?

Ciò che nel video si vede, o meglio, il conduttore e il pubblico vede unanimemente, è una figura dalle sembianze umane. Di per sé il fatto che questo video sia stato fatto a Međugorje porta i credenti a pensare che sia la Madonna.. La Chiesa non prende posizione sulle apparizioni. Prendere posizione porterebbe un contraccolpo evidente. I credenti "inquadrati" nel sistema ecclesiastico forse troverebbero un motivo di pellegrinaggio, un rafforzamento alla loro fede. Ma l'opinione pubblica vuole prove, vuole fatti, vuole scienza. Una Chiesa che difende a spada tratta le apparizioni a Medjugorje sarebbe facilmente attaccata, come è sempre stato quando ha difeso l'originalità dei miracoli. Che sono un'arma a doppio taglio. Chi crede trova in essi conferma, chi non crede può attaccare la Chiesa per il fatto che i miracoli accadono ai singoli, sono come il processo cognitivo empirista, non si può dargli una valenza oggettiva per tutti.
In parole povere, crede ai miracoli chi li vive e chi ha una fede religiosa già radicata. L'esperienza del miracolo che ha avuto una persona non è espandibile alla intera umanità.
Questo porta a un'ulteriore domanda. Perché il miracolo accade solo a determinate persone? D'altronde rispondere che accade a chi ha fede non è proprio la migliore delle risposte. Da un punto di vista umano ci si chiede se forse non abbia più bisogno del miracolo chi non crede, in modo da poter convertirsi; da un punto di vista psicologico è fin troppo facile dire che l'influenza di strutture mentali religiose potrebbe portare a vedere miracoli laddove di miracoloso forse non c'è niente.

La trasmissione prosegue, il clima si fa meno disteso, c'è chi ammette che sicuramente è la Madonna, d'altronde il video è stato girato a Međugorje. L'unico opinionista (termine che usiamo a sproposito per indicare i commentatori dei reality show e degli eventi sportivi) con un po' di lucidità dice la cosa che è più ovvia: "Il video al massimo può mostrare che si vede una donna. Non può mostrare che quella donna sia la Madonna". Un fulmine a ciel sereno. Nessuno ha preso in considerazione questa possibilità. Un'ora di discussione e nessuno ci ha pensato.
Il nostro cervello, come vedete, è facilmente influenzabile, da fattori spazio-temporali, strutture mentali che necessariamente nella nostra vita si sono formate. E di fronte a tutto questo io rimango nel mio agnosticismo.

Matteo Maran


Considerazioni a cura di Don Loris Benvenuti
Niente di nuovo sotto il sole. Tra le tante (o poche) domande da porsi, potremo aggiungere questa: più di qualcuno, dicono i Vangeli, era presente ai miracoli di Gesù, eppure non tutti hanno creduto. Anzi di più, di fronte alla risurrezione di Lazzaro, i capi del popolo ritengono la misura colma e decidono che Gesù va eliminato.
Mi sembra evidente che il concetto di verità, scientificamente inteso, ha fatto il suo di tempo e certamente non ha reso un grosso servizio (sembra a me) a tutto ciò che è squisitamente umano. Forse si tratta di pensare ad una verità che per essere incontrata ha bisogno del contributo del soggetto, della sua libertà. Detto in altre parole: non c'è più sordo di chi non vuol sentire... e questo detto non di Medjugorje, ma di qualsiasi cosa. Banalmente verrebbe da ricordare che se anche facessi a pezzi la mia ragazza, innamoratissima, non riuscirei a trovare traccia del suo amore. Lo troverei solo nella disponibilità (libertà) mia a guardare lei e i suoi gesti dentro un significato ben preciso, solo allora mi si schiuderebbe qualcosa. Prima no.
Io resto nella mia fede, pur ricordando che le apparizioni della Madonna - anche quelle ufficiali: Lourdes, Fatima - non costituiscono una condizione senza la quale uno non possa avere la fede; e ci resto perché la testimonianza di persone che mi hanno accolto e mi hanno voluto bene hanno reso presente a me l'amore di Cristo.
Caro Matteo forse quel che manca a volte (non dico a te) è un'apertura di cuore, guardare le cose nel loro offrirsi come orizzonte, simbolo di un senso più grande. Per meno di questo non si va nemmeno allo stadio o dentro un cinema.

So long
Loris