Questo blog è stato un progetto a cura di Fabio Milocco, da molti anni ormai il blog non è più aggiornato anche se liberamente consultabile.
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martedì 13 dicembre 2011

Auguri di Natale e arrivederci al 2012

Caro Gesù,
non ti faccio – quest’anno – il solito augurio di buon Natale.
Quest’anno non è Natale perché non ho niente da offrirti, sono a mani vuote.
Non è Natale perché non ho una stella cometa che mi porti a Te.
Non è Natale perché mi sono fermato alla corte di Erode – Assomiglio più a lui che a Te.
Quest’anno non è Natale perché non mi accorgo di essere amato da Te.
Non è Natale perché non mi sento vivo, come fossi non nato.
Non è Natale perché non ho il fiato caldo di un bue o un asino che mi sciolgano il gelo che ha invaso la mia esistenza.

domenica 27 novembre 2011

Avvento 2011 - Riflessioni, preghiere e canti

Corona d'Avvento
ATTENZIONE: PUBBLICATO ARTICOLO AVVENTO 2012
Perché fare quattro settimane di preparazione prima del Natale? Perché "inventarsi" l'Avvento?
Provate a guardare il sole a occhi nudi, piuttosto difficile oltre che pericoloso. Per poterlo fare, minimo minimo dovete indossare degli occhiali da sole o altre protezioni.
Come pretendiamo di vivere il senso del natale o capirlo o lasciarci cambiare da questo evento se non ci prepariamo?
Provate a pensare all'amore di Dio come al sole, impossibile guardarlo subito. Occorrono strumenti. Allo stesso modo nel periodo di Avvento siamo chiamati a prepararci con maggiore attenzione rispetto al resto dell'anno per poter un po' capire di quale amore Dio è capace se ci ha donato suo Figlio. E magari lasciandoci coinvolgere da questo evento. Gesù deve c'entrare con tutta la nostra vita, con tutto di noi.

martedì 15 novembre 2011

Grazie! - Dar lode con un recital

Spesso nella preghiera serale o meglio durante la giornata mi ritrovo a ringraziare il Signore per quello che mi ha donato: le persone, gli amici che mi ha messo vicino, il cibo quotidiano, i talenti, le occasioni, le difficoltà, le incomprensioni.. In tutto è possibile incontrarlo e chiederGli di aiutarci a vivere ogni momento secondo la Sua volontà.
Ultimamente, ad esempio, ho riscoperto il segno della croce prima dei pasti, che soprattutto nei luoghi pubblici mi risultava particolarmente difficile (per paura e vergogna). Piccole cose, piccoli gesti, piccole gocce che inserite nel marasma mare quotidiano sicuramente aiutano.

giovedì 15 settembre 2011

Il senso del quotidiano: Søren Kierkegaard e Chiara Luce Badano

“La sua vita è spumeggiante come il vino, col quale si eccita, la sua vita è movimentata come le melodie che accompagnano il suo pasto allegro, in ogni attimo è sempre trionfante. Non ha bisogno di preparativi, di progetti,di tempo, perché egli è sempre pronto,la forza è sempre in lui ed anche il desiderio, e solo quando desidera è veramente nel suo elemento. Egli siede a tavola, felice come un Dio, leva il suo bicchiere, si alza col tovagliolo in mano, pronto per l’attacco.” Così Søren Kierkegaard, filosofo e teologo danese della prima metà dell’ ottocento, descrive in una delle tante opere la vita del don Giovanni, l’emblema del seduttore e l’incarnazione di colui che vive esteticamente la sua vita, al fine di trarne il massimo godimento, di spremerne tutto ciò che può, assaporando in modo estetico e perfetto ogni singolo istante….una specie di anticipatore del più famoso Dorian Grey insomma!!

lunedì 22 agosto 2011

A Madrid... in prima persona


Tornata da Madrid, ciascuno si rivolge a me con la medesima fatidica domanda: «COME E’ ANDATA?».
Una domanda di questo genere dovevo aspettarmela, ma resto spiazzata e non riesco a dire altro che: «Bene!». Del resto, i due milioni di giovani dinanzi al Papa li hanno già visti tutti in tv, la pioggia durante la veglia anche, le manifestazioni anti-GMG pure e le catechesi dei vescovi si trovano facilmente su internet. Allora che cosa condividere? Cos’è che la gente vuole sapere? La risposta a questa domanda ce l’ha data il Papa, domenica, durante l’Angelus: «I vostri amici vorranno sapere che cosa è cambiato in voi, dopo essere stati in questa nobile Città». Eh già: la GMG va raccontata in prima persona, perché il Papa ci ha invitati personalmente, e ciascuno personalmente ha risposto e personalmente ha vissuto l’esperienza, benché attorniato da migliaia di altri giovani. La GMG mi ha messo alla prova: cercavo un po’ di pace, degli spazi di preghiera e di riflessione personale, ma ho trovato un gran baccano. Con mia grande sorpresa però, tornata a casa, mi accorgo di aver imparato davvero molto in quel “baccano”.

venerdì 15 luglio 2011

Da facebook una discussione sull'omosessualità

Premessa: questo è un tema scottante non di per se, ma perché gli attivisti gay lo hanno ormai trasformato in qualcosa che non è: una battaglia per le pari opportunità, contro la dilagante omofobia ?? e contro la Chiesa (non ne ho ancora capito il motivo, ma si vede che va di moda..). Però in questo modo sono riusciti a far credere a tutti gli intellettuali atei ma in generale alla stragrande maggioranza delle persone (anche nel mondo cattolico purtroppo non mancano esempi) che sia una questione di diritti. E gli anticlericali non aspettano altro che pretesti per dare contro alla Chiesa e sui diritti, poi, si scatenano davvero tutti: pari diritti a tutti è il loro motto! Altrimenti sei un intollerante! E intanto non si discute della sostanza.. Intanto è diventato politicamente corretto dire che i gay pride (o l'appena avvenuto euro-pride) sono giusti, è un segno di democrazia e non si possono assolutamente mettere in discussione. Ma se loro calpestano diritti e libertà (articolo in fondo, quello su Toronto), va bene.
Ultima premessa: siccome non  mi piace la confusione, qui si parla di omosessuali e basta. Non come negli euro-pride in cui trans & co. vengono accomunati, come se fosse la stessa cosa.. Tristezza!
È un concetto giuridico comprovato che "la legge è uguale per tutti" significa che a comportamenti/persone diversi si può rispondere con leggi diversi.
Fine premessa.

mercoledì 15 giugno 2011

Verità e cultura rafforzano la fede

In occasione dell'Evento CEL (Corso Educatori Live) sono state fatte diverse testimonianza, una più bella dell'altra. Ed è toccato pure a me, anche se a parlare preferisco di gran lunga scrivere: mi riesce pure meglio!
Che cos'è il CEL? Visitate il sito www.nuovaevangelizzazione.com (attualmente in ristrutturazione). Comunque brevemente è un gruppo di giovani che si incontra mensilmente per fare un cammino cristiano di animazione e di crescita personale. In stretto contatto con le parrocchie dove i giovani sono impegnati.

Ecco il testo della mia testimonianza. In neretto ci sono le domande, se scorrete l'articolo le potete agilmente leggere. In questo modo avrete un'idea di cosa si parlerà qui (a grandi linee).

- Ormai da diversi anni tu ti occupi del sito del CEL. Cosa ci puoi dire di questo tuo impegno: quanto ha influito nella tua crescita spirituale, culturale e personale?

domenica 15 maggio 2011

Pensieri sul vegetarismo e sul veganismo

Circa 6/7 milioni di vegetariani solo in Italia. Circa il 10% dei quali vegani. (i dati sono un po' gonfiati anche per errori metodologici, ma non è questo che mi interessa). Quello che mi interessa è l'importanza sempre maggiore che ha sulla vita delle persone e sulla società.
Qual'è la differenza fra essere vegetariani e vegani? È una scelta come un'altra o nasconde dei pericoli? Quando è solo uno stile di vita e qualcosa di più radicale? È eticamente giusto/consigliabile? Attenzione: in questo articolo si parlerà della scelta in se, delle motivazioni, delle questioni etiche. Non si parlerà di cose medico/scientifiche: effetti per la salute, se gli animali soffrono veramente etc.

Differenza Vegetariano &Vegan
Il vegetariano segue diete a base vegetale (frutta, verdura, ecc), con esclusione di carne (carne rossa, pollame, e pesce), con o senza l'inclusione di latticini o uova.
Il vegan rifiuta non solo di nutrirsi di carne e pesce, come i vegetariani, ma anche di latte, latticini, uova, miele e tutti i derivati.

Scelta di vita vs stile di vita

sabato 16 aprile 2011

Il caso Galileo: si alla scienza, no allo scientismo

Che stufa, nel 2011 siamo ancora qui a parlare del caso Galilei, di Giordano Bruno, delle crociate ecc. ecc. ecc. Tutti temi che vengono ancora erroneamente usati come capi d'accusa all'operato della Chiesa. Mentre in realtà c'è molto fumo e poco arrosto (e spesso solo le ossa).
Il caso Galilei è tornato alla ribalta a causa della mancata visita del Papa all'Università "La Sapienza", a causa di un manipolo di soli 67 professori contrari, evidentemente, alla libertà d'espressione.
Il tutto perché l'allora cardinale Ratzinger ha citato in un suo discorso una frase di un filosofo della scienza: Paul Feyerabend (anarchico e ateo), morto nel '94. Egli così scrive: "La Chiesa dell’epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunità politica se ne può legittimare la revisione". Una frase da cui il Papa ne ha preso le distanze, perché fin troppo integralista.

Credenza di partenza
  • Galileo è stato condannato perché si è rifiutato di sostenere la teoria geocentrica, sostenendo quella eliocentrica e la Chiesa, acerrima nemica della scienza lo ha costretto all'abiura e la ha condannato, torturato e forse bruciato sul rogo.
    • In realtà Galileo sosteneva un nuovo modo di fare scienza, una sorta di scientismo. Una seconda religione in cui si sostiene che con la scienza si può spiegare tutto. La sua teoria eliocentrica non era supportata da nessuna prova, ma lui pretendeva di imporla non come ipotesi, ma come verità.
Sono preoccupanti gli effetti di questo oscurantismo laicista, come scrive lo storico Titus Gurtakt in "Scienze moderne e saggezza tradizionale": "La Chiesa, esigendo da Galileo di presentare le proprie tesi sul moto della Terra e del Sole non come verità assoluta ma come ipotesi aveva le sue buone ragioni. L'esaltazione letteraria di Galileo ha fatto nascere in svariati dignitari ecclesiastici una sorta di coscienza di colpa, che li rende stranamente impotenti di fronte alle teorie scientifiche moderne, quand'anche queste siano in palese contraddizione con le verità delle fede e della ragione".

giovedì 17 marzo 2011

150° anniversario dell'Unità d'Italia - Un punto di vista storico (vero una volta tanto..)

Presentata l'esposizione per celebrare e raccontare i 150 anni dell'Unità: editori cattolici completamente dimenticati.. Ecco cosa ha detto il curatore dell'esposizione: «Abbiamo dedicato un capitolo al fenomeno dell'editoria religiosa, quanto alla mancanza di editori cattolici dal nostro elenco devo dire onestamente che non ci abbiamo pensato. Ma non siamo anticlericali»
Non fatevi ingannare dalle parole editoria religiosa: vuol dire che all'interno della storia dell'editoria c'è un capitolo dedicato alla storia delle case editrici religiose e neanche necessariamente cattoliche. In fondo l'opinione dei cattolici, praticamenti i quasi protagonisti della nascita dell'Italia (anche come vittime), in una raccolta di libri che raccontano la storia dell'Italia non è così importante.. -.-

La solita... storia insomma. Sentita, risentita e rigirata in tutte le salse: sta Chiesa nella storia non ci deve propprio entrà. Ma a pensar così si fa malafede, allora lascio a Francesco Motto esprimere quella che è esattamente anche la mia opinione e vi invito a leggere l'articolo (è breve e intenso, quindi leggetelo e non fatevi ingannare dal titolo che sembra preludere a qualcosa di noioso) comparso sul Bollettino Salesiano di Marzo 2011: 150 anni di educazione salesiana in Italia.

domenica 20 febbraio 2011

Lettera da Dio 2 - In attesa dell'uomo

Quando ti sei svegliato questa mattina,
ti ho osservato ed ho sperato che tu,
tu mi rivolgessi la parola,
anche solo poche parole,
chiedendo la mia opinione
o ringraziandomi per qualcosa di buono
che ti era accaduto ieri,
però ho notato che eri molto occupato a cercare il vestito giusto
da metterti per andare a lavorare.

Ho continuato ad aspettare ancora mentre
correvi in casa per vestirti e sistemarti,
sapevo che avresti avuto del tempo
anche solo per fermarti qualche minuto e dirmi ciao;
però eri troppo occupato.

Per questo ho acceso il cielo per te,
l’ho riempito di colori e canti di uccellini
per vedere se così mi ascoltavi,
però nemmeno di questo ti sei reso conto.

Ti ho osservato mentre ti accingevi al lavoro e
ti ho aspettato pazientemente tutto il giorno,
con le molte cose che avevi da fare,
suppongo che tu sia stato troppo occupato per dirmi
qualcosa.

Al tuo rientro ho visto la stanchezza sul tuo volto
ed ho pensato di rinfrescarti un poco
facendo cadere una lieve pioggia,
perché questa la portasse via;
il mio era un dono,
ma tu ti sei infuriato ed hai offeso il mio nome.

Desideravo tanto che tu mi parlassi…c’era ancora
tanto tempo ho pensato.
Dopo hai acceso il televisore,
ti ho aspettato pazientemente, mentre guardavi la tv,
hai cenato ed immerso nel tuo mondo
ti sei dimenticato nuovamente di parlare con me.

Ho notato che eri stanco
ed ho compreso il tuo desiderio di silenzio
e così ho fatto scendere il sole

ed al suo posto ho disteso una coperta di stelle
ed al centro di questo ho acceso una candela:
era uno spettacolo bellissimo,
ma tu non ti sei accorto di nulla.

Al momento di dormire,
dopo aver augurato la buona notte alla famiglia
ti sei coricato e
quasi immediatamente ti sei addormentato.

Ho accompagnato i tuoi sogni
con musica e dolci pensieri
ed i miei angeli hanno vegliato su di te,
ma non importa,
perché forse nemmeno ti rendi conto
che io sono sempre li con te.

Ho più pazienza di quanto tu immagini,
mi piacerebbe pure insegnarti ad avere pazienza
tu con gli altri.

Ti amo tanto che attendo tutti i giorni una preghiera
i doni che ti ho dato oggi
sono frutto del mio amore per te.

Bene, ti sei svegliato di nuovo ed ancora una volta
Io sono qui ed aspetto, senza nient’altro che il
mio amore per te,
sperando che oggi tu possa dedicarmi un po’ di tempo.
Buona giornata.

Tuo Papà Dio

venerdì 7 gennaio 2011

La Famiglia nella famiglia

Eccoci giunti all’Epifania, che “tutte le feste porta via”. Quale momento migliore, dunque, per fare un bilancio delle ricorrenze natalizie appena trascorse?!
Irene Grandi cantava in proposito: “E intanto noi / ci facciamo i regali / il giorno che è nato Cristo / arricchiamo gl'industriali; e intanto noi / ci mangiamo i panettoni / il giorno che è nato Cristo / diventiamo più ciccioni”.
Sfido chiunque a dire che in queste feste si è astenuto da tutto questo, senza naturalmente tralasciare i preparativi!
E’ ormai noto infatti che, nei giorni che precedono il Natale, i bambini pensano a Babbo Natale e ai fantastici giochi che porterà loro, le mamme preparano succulenti piatti per cenoni e pranzi di gala, i papà sono impegnati “a fare i Babbi Natali” e a mettere bene bene le lucine sull’albero e così e bambini, e mamme, e papà dimenticano il motivo di tutto questo tran tran che precede il fatidico 25 dicembre. Come fare per provare a recuperare il senso vero del Natale?