Questo blog è stato un progetto a cura di Fabio Milocco, da molti anni ormai il blog non è più aggiornato anche se liberamente consultabile.
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mercoledì 15 giugno 2011

Verità e cultura rafforzano la fede

In occasione dell'Evento CEL (Corso Educatori Live) sono state fatte diverse testimonianza, una più bella dell'altra. Ed è toccato pure a me, anche se a parlare preferisco di gran lunga scrivere: mi riesce pure meglio!
Che cos'è il CEL? Visitate il sito www.nuovaevangelizzazione.com (attualmente in ristrutturazione). Comunque brevemente è un gruppo di giovani che si incontra mensilmente per fare un cammino cristiano di animazione e di crescita personale. In stretto contatto con le parrocchie dove i giovani sono impegnati.

Ecco il testo della mia testimonianza. In neretto ci sono le domande, se scorrete l'articolo le potete agilmente leggere. In questo modo avrete un'idea di cosa si parlerà qui (a grandi linee).

- Ormai da diversi anni tu ti occupi del sito del CEL. Cosa ci puoi dire di questo tuo impegno: quanto ha influito nella tua crescita spirituale, culturale e personale?

Un po’ la passione per l’informatica, un po’ la voglia di fare qualcosa per contribuire alla crescita del gruppo mi sono quasi da subito appassionato al sito del cel (www.nuovaevangelizzazione.com). Sotto la guida del buon Antonio Vizza mi sono messo ad imparare come mandarlo avanti. Più che l’aspetto tecnico, il problema è sempre stato: che contenuti ci mettiamo? Cosa può interessare a dei ragazzi di 15, 16, 17, 18 anni e avanti? Credo sia stata proprio questa ricerca e mettermi sulla strada che sono oggi.

Nel senso che cercando continuamente articoli da pubblicare, temi da trattare, persone a cui far scrivere un articolo (c’è più di qualcuno che ha "paura" quando si sente chiedere da me “ti andrebbe di fare una cosa?”), provando io stesso a scrivere qualche articolo (ricordo il primo articolo che scrissi “la marcia dei monaci buddisti” o qualcosa del genere, lo feci correggere da Don Vincenzo e c’era molto rosso!!).
Tutto questo non faceva altro che accrescere la mia voglia di verità e di conoscenza circa i temi di fede.
Episodio simpatico: una persona che ha frequentato il CEL per un paio d'anni è andata in Thailandia e si è fatto buddista, spero non sia stato il  mio articolo a portarlo sulla cattiva strada!!

Nella mia vita posso dire che ci sono dei si più importanti di altri: si alla proposta del GdL, che poi ha aperto un sacco di strade e si al sito del cel che definitivamente spalancato il mio interesse culturale.
Questo può essere visto come qualcosa di personale, che non ha attinenza con la mia crescita spirituale. Invece proprio questa crescita culturale ha dato il maggior contributo alla crescita e al rafforzamento della mia fede. Ovvio, il ruolo spirituale e la preghiera è in ogni caso precedente e fondante, nel senso che ad esempio prima di scrivere o leggere un articolo chiedo l’aiuto di Maria (sede della sapienza). La preghiera non può mancare dalla mia vita, se perdo la relazione con Gesù perderei sicuramente il senso della verità. Ovviamente la preghiera non serve solo a questo, era giusto per fare un esempio attinente.

Però per dirla con le parole dello storico Francesco Agnoli “continuare a sentir indicata la Chiesa come la causa di tutti i mali mi provocava, non potevo pensare che la mia fede avesse prodotto nella storia solamente disgrazie e disastri. Se così fosse non potrei più credere.”
Ecco il punto cruciale secondo me, ok siamo figli di Dio, ok siamo frutto del suo amore, ok Gesù la vita eterna e tutto il resto. Però questo “livello spirituale” era sempre turbato dal cervello, dall’intelligenza. Ed è positivo, Dio ce l'ha data proprio perché la usassimo al meglio. Forse, se non fossi stato al C.E.L. e se non avessi detto quella serie di si, il mio cammino di fede sarebbe andato avanti in maniera molto povera. Ammesso che avrei continuato ad avere un cammino di fede. Probabilmente avrei abbandonato parrocchia, attività e fede; pian piano. Ora so che sicuramente Dio avrebbe cercato di riaffacciarsi nella mia vita, ma sinceramente non so se l'avrei accolto o no. Fortunatamente l'ho già fatto :-)

L’occuparmi dal punto di vista dell’intelligenza di temi spirituali e culturali sarebbe molto difficile se il cuore non fosse in continuo contatto con Dio con la preghiera, la confessione ecc.
Il motivo è ovvio, per me: ci sono persone atee che abbracciano in pieno la cultura cattolica perché si accorgono che è la più ragionevole e giusta per l'uomo. Ma queste persone mi dite cosa se ne fanno di tutto questa sapere se non è fondato in Cristo? Se non vivo cristianamente la mia vita mi dite cosa me ne faccio di sapere che, ad esempio, devo ringraziare la Chiesa e l’inquisizione se oggi la giustizia funziona così. È solo arida conoscenza fine a se stessa.
Inoltre come ho detto prima, per me la conoscenza culturale dei temi di fede è un rafforzatore della fede stessa, perché la rende "informata" e non bigotta o "personalizzata" (una fede fatta su misura dalla persona, ad esempio dire: "io ho fede perché credo in Dio, anche se non credo nella messa e non aiuto i poveri". Questa non è fede.. Perlomeno non è quella cristiana).
Ecco che allora diventa indispensabile per un cristiano prendere in mano la Bibbia, il Catechismo della Chiesa Cattolica (o almeno il Compendio o il più recente YouCat), leggere libri, articoli, ecc.


- L’occuparti di questi temi culturali e spirituali (magari facci un esempio degli ultimi articoli pubblicati sul sito) ti aiuta a vivere diversamente e più cristianamente i rapporti con la tua famiglia, i tuoi amici, i tuoi compagni di università?
Questo mio interesse ha cambiato molto il mio vivere con gli altri, mi ha dato ad esempio una forza evangelizzatrice che non avrei avuto altrimenti. Perché studiando, leggendo e scrivendo mi sento più sicuro di me stesso nei discorsi con gli altri. E ovviamente più preparato e quindi mi fa andare a parlare di certi temi con molta facilità. Ho iniziato a fare discorsi seri con i miei compagni di classe in quarta e adesso sto continuando all'università. Mi sono accorto che i temi sollevati, le domande, i dubbi delle persone con cui parlo sono sempre gli stessi.
Devo ammettere che nei primi anni di superiori (fino alla prima volta che ho fatto la quarta) mi sentivo molto a disagio con certi discorsi e/o domande dei miei compagni di classe. Sapevo che non era giusto quello che facevano o dicevano, ma non sapevo mai cosa dire o rispondere. In poche parole, ero molto impacciato!! Anche questo desiderio di portare agli altri il messaggio cristiano ha dato una spinta a quello che faccio. Ero l'unico cristiano degno di questo nome all'interno della mia classe (non considero cristiano chi crede Dio senza mettere in pratica nulla): col senno di adesso penso che ci fossero pochi dubbi su chi Dio avesse scelto per portare il suo messaggio alle persone!

Quindi un’intelligenza e una conoscenza non fine a se stessa, ma col fine di rafforzare la mia fede e quella degli altri.

Ad esempio l’ultimo articolo che ho pubblicato sul mio sito (evangelizzazioneattiva.info) si intitola “pensieri sul vegetarismo e sul veganismo”. E mi è stato ispirato perché in corso con me c’è una ragazza vegetariana e discutendo con lei sono venute fuori della cose interessanti e quindi tac. c’ho scritto l’articolo (ovviamente riguarda aspetti legati al vivere cristianamente una scelta come il vegetarismo, non sono un medico o uno scienziato).
Altri temi che ho trattato sul mio sito sono: i testimoni di geova, il male, i giovani e il rapporto con le nuove tecnologie, l’amicizia, omosessualità, il caso galilei, qualche enciclica, la pedofilia, creazione ed evoluzione, la famiglia, l’eucarestia quotidiana e tanti altri che se volete leggere e soprattutto commentare vi invito a visitare il mio sito ;-)


- Quanto ritieni sia importante, per un cristiano, essere al corrente degli scritti del papa, delle opinioni della Chiesa in materia etica, morale, spirituale? Perché?
Come ho detto sopra, un cristiano che non ha mai aperto il catechismo della Chiesa cattolica o il recente YouCat che speranze ha di rimanere cristiano? Se bastasse credere in Dio cosa ci sta a fare la Bibbia? La rivelazione? Cosa è venuto a fare Gesù? Non bastava che dicesse credete in Dio?
Chi dice credo in Dio, ma non conosce nulla della sua fede o addirittura non riconosce la Chiesa, alle prime avversità si allontanerà e rinnegherà tutto (ricordo la parabola della casa sulla roccia e del buon seminatore). Inoltre non è vero che crede in Dio, perché Gesù è la terza persona della Trinità, quindi chi crede in Dio deve credere a Gesù. E se si crede a Gesù si deve credere e aver fiducia dei Vangeli, della Chiesa e del Papa.
Conoscere gli scritti del Papa, le opinioni della Chiesa nei vari campi è il primo passo. Il secondo è capirli e, con l’aiuto della preghiera, farli propri. Questo risulta parecchio difficile, perché viviamo in un’epoca relativista, in cui non esiste nessuna verità assoluta e ogni opinione è pari alle altre. Balle!
Un buon cristiano, secondo me, dovrebbe sempre avere in lettura qualche buon libro. Non serve andare tanto lontano, questo Papa ne ha scritti già parecchi!
Esempio pratico di questi giorni: discorso del Papa in cui ha parlato anche di convivenza. Reazione del cattolico mondano: "si, ma, bé, effettivamente se non c'è sesso.. In certi casi.. Può succedere che..". Reazione del cattolico fedele: "Il Papa ha ragione, perché..." (su questo potete iniziare a informarvi qui: http://www.libertaepersona.org/dblog/articolo.asp?articolo=95).
C'è ormai molta tranquillità o ignoranza sui cosiddetti "principi non negoziabili" che devono essere comuni a tutti ma almeno ai cristiani. Ad esempio la tutela della vita. Due cristiani possono discutere di tutto ed è naturale che ognuno abbia il suo pensiero, ma certe verità sono così importanti da non poter essere oggetto di discussione, o meglio non possono essere oggetto di "secondo te è così, secondo me invece..".


- Da alcuni anni, al CEL, il tema formativo è tratto da un’opera letteraria (Dante, Orlando Furioso e quest'anno il don Chisciotte). Cosa pensi di questa scelta? Come l’hai vissuta tu e come la vivono secondo te, i ragazzi che frequentano il CEL?
Era il lontano 2008 quando per la prima volta al cel il tema formativo è stato basato su di un’opera letteraria di spessore come “la Divina Commedia”. Io mi ricordo che nel caso della divina commedia capii non molto. Magari a livello di singole cose si, ma il fatto di avere una storia durante tutto l’anno non mi colpi gran ché, e mi sembrava molto limitante circa i temi che affrontava.
L’anno successivo entrai nel C.R.A. (Comunità Responsabili Animatori, il gruppo dei più grandi che organizza e gestisce il C.E.L.), e il tema era l’Orlando Furioso. Mi ricordo che mi colpi moltissimo la parte teatrale (grazie ai nostri amici di AL, Animatori Live, di Udine) perché contribuiva a dare quell’idea di storia che un po' era mancata, con Dante.
Complice il poco impegno nel far mia la divina commedia ho osato pensare che fosse un'operuccola non adatta come fonte di temi formativi. Ora ho decisamente cambiato idea!

L'idea è positiva inoltre perché: non bisognava inventare ogni volta un incontro su qualcosa di diverso ma bastava prendere spunto dall’episodio dell'opera rappresentato. Bastava "solo" tirar fuori i temi più interessanti o utili da proporre ai ragazzi.
Inoltre faceva conoscere delle opere che si fanno a scuola, ma in modo scolastico o addirittura dando una chiave di lettura sbagliata. Sicuramente a scuola non si capisce nulla del perché si studia quell'opera li e non un'altra. Come nel don chisciotte, si dice che è pazzo e va in giro a cambiare il mondo spinto da grandi ideali (una figura positiva comunque) mentre sarebbe da dire che questo vedeva la realtà come voleva lui a causa delle troppe letture cavalleresche e pretendeva che gli altri la pensassero come lui.
L’anno scorso chiedendo ai ragazzi cosa ne pensassero, le opere ne sono uscite bene, qualche difficoltà nel capirle, nel seguire la storia ma sostanzialmente la novità è piaciuta. Anche parlando con loro ne è uscito che è pure bello basare gli incontri formativi su questo. Meglio per loro, se non gli piacessero, è stato deciso di usarle e quindi.. si fanno! Cara vecchia obbedienza! ;-)

Perché continuare a produrre incontri, temi formativi ecc. se basta usare delle cose che ci sono già? Con il vantaggio di aiutare a conoscerle meglio. Un'altra strada sarebbe stato usare le storie della Bibbia. Che non sono così arcaiche come si vorrebbe far credere, e qui c’è l’indubbio vantaggio che si aiuta a conoscere meglio la Bibbia e si conoscono storie, anche molto avvincenti, che altrimenti rimangono là.. Se io dico Mosè, Abramo, re Davide ecc. qualcuno sa dirmi la loro storia almeno a grandi linee? Penso pochi e comunque rimanendo sulla grandi linee. Quindi c’è questo bisogno di andar a recuperare. In fondo nella Bibbia c'è.. di tutto! Basta saper cercare.

Ultima cosa e concludo: sull'importanza che l’opera sia cristiana e non resa forzatamente tale. Si può fare un cammino formativo su “Harry Potter” o “La gabbianella e il gatto”, ma da opere come queste il significato cristiano bisognerebbe forzarlo. Magari viene fuori anche una bella cosa, ma è un'operazione illogica oltre che sbagliata dal punto di vista del messaggio contraddittorio che arriva. Mentre nel caso, ad esempio, della divina commedia si può semmai correre il rischio contrario: dalle tante cose che dice, si rischia di coglierne solo alcune. Ma l'opera è già intrisa di significato cristiano. Non occorre forzarne l'interpretazione.


Per il futuro vedo sicuramente un maggiore impegno nel sito del cel, perché continui ad essere punto di riferimento per avvisi e orari e perché no: qualche buona lettura! E ovviamente di tutte le foto delle esperienze del CEL!!
Non preoccupatevi, continuerò ad impegnarmi anche in questo sito!

Affidiamo i nostri lavori alla Madonna, affinché ci aiuti.

4 commenti:

  1. Mi è molto piaciuto questa testimonianza di Fabio: il coraggio di mettersi in prima fila, non tanto per mettersi in mostra ma per dire che lui ci crede veramente al suo impegno da cristiano e da uomo con idee chiare.
    Il mondo, che tanto spesso critichiamo, potrà cambiare solo se ci saranno uomini che credono a certi valori universali, etici e meglio se aggiugiamo il valore della fede come motivazione.
    Auguri Fabio!!

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  2. Enzo, le tue parole giungono sempre graditissime :-)

    Sia lodato Gesù Cristo!

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  3. Ripensando a questo articolo mi è venuto in mente il rapporto tra uno dei doni dello Spirito Santo, l'intelletto, e una delle virtù teologali, la fede.

    Speriamo, come cristiani, di crescere sempre in queste virtù. Non per un fatto di coerenza, che altrimenti diverrebbe il nostro "per chi"; ma per una migliore amicizia con Gesù: il nostro vero e unico "per chi". La salvezza dell'anima per la vita eterna DEVE iniziare qui!

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  4. Intelletto e fede:caro Fabio hai coniugato molto bene le due cose.
    Avere il dono dell'intelletto ci aiuta a vedere meglio, a conoscere meglio Dio; vedere meglio dopo averlo conosciuto profondamente, conosciuto perché entriamo nella sua intimità aiutati dalla fede, ci avviciamo alla gloria di Dio.
    Così pregava Gesù per i suoi discepoli e anche per noi:
    «Padre, voglio che dove sono io siano anche quelli che tu mi hai dato, perché vedano la gloria che tu mi hai dato. Il mondo non ti ha conosciuto ma io ti ho conosciuto ed essi sanno che tu mi hai mandato. Io ti ho fatto conoscere a loro e ti farò conoscere ancora» Gv 17,24-26
    Se poi al dono dell'intelletto aggiungiamo il discernimento e il dono della fortezza, nessuno ci distoglierà dall'amore divino.
    Ciao, fabio e grazie per questo spunto.

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