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lunedì 15 aprile 2013

La fede, senza le opere, muore – L’impegno dell’essere catechista


Sei stato battezzato? Si? Allora potresti essere un testimone della gioia! Forse qualcuno si sta chiedendo: “E quand’è che lo sarei diventato??”. Oltre a liberarci dal peccato e a farci entrare nella comunità cristiana, siamo chiamati a testimoniare il Vangelo della gioia! Ognuno attraverso il suo carisma e vocazione. Ce lo ricorda anche il Papa quando dice “Siate missionari della gioia”.
San Giovanni Bosco diceva che “il demonio ha paura della gente allegra”. Perfino il protagonista di “Into the wild” alla fine, e solo alla fine, capisce che “la felicità non è autentica se è condivisa”.
È questo che nel tempo mi ha spinto a continuare a fare catechismo. Ma torniamo un po’ indietro, come ho iniziato? Ero seduto a una riunione di animatori e ad un certo punto il sacerdote mi chiede: “ti andrebbe di fare catechismo? Servirebbe proprio una mano!”. E io ho risposto con un “Siiii…” molto convinto (ironicamente parlando). Mi piaceva l’idea di dare una mano, ma il mio si era un salto nel vuoto, non sapevo cosa mi aspettava! Grazie a Dio sono sempre stato affiancato da persone super in gamba e ho cercato di guardare a loro come modelli.
Quando ho iniziato c’erano anche molti miei amici, per cui era anche divertente. Inoltre mi sentivo importante: io che parlavo e i bambini che ascoltavano (a volte!), ti senti potente! Anche se in realtà ti spiazzano con le loro domande. Semplici ma che ti lasciano a bocca aperta! Ma è anche questo il bello, siamo tutti in cammino e si cresce insieme.

Devo dire che, sempre grazie a Dio, sono proprio cresciuto tanto: passo dopo passo! Dando pian piano ragione della mia fede e del rapporto con Gesù. Ma la sete di verità non si esaurisce mai, e appena ne trovi un po’ ti viene voglia di cercarne altra! Come quando ti innamori, non ti stufi mai di conoscere meglio il tuo lui o la tua lei, perché pian piano costruisci il corpo del tuo amore.
Questo ho sperimentato nella mia vita, e spero di riuscire a trasmettere ai ragazzi ai quali faccio catechismo innanzitutto la voglia di cercare la verità, che io ho trovato in Gesù!
C’è da dire che mi sono messo seriamente a costruire un rapporto con Gesù solo quando mi sono “arreso” all’evidenza che Dio, avendoci creato, sa come siamo fatti, sa cosa ci rende felici e non vede l’ora di mostrarcelo!! Il catechismo inizia solo quando chi ascolta tira giù le difese dell’orgoglio che ti dice “la mia vita me la gestisco io, non ho bisogno di altri che mi dicano cosa è meglio fare”.

Cito dalla lettura breve dei Vespri di oggi (martedì ndr) La fede, se non ha le opere, è morta in se stessa”. Mi faceva riflettere che è proprio vero: se non facessi niente per gli altri nella mia vita, sentirei che mi manca qualcosa. È proprio vero che c’è più gioia nel dare che nel ricevere, anche se è molto faticoso!
Ma d’altronde siamo fatti per amare ed essere amati! E Gesù ci insegna il come!
Ovviamente ci sono molti modi in cui possiamo mettere in pratica il nostro amore verso gli altri. 

(Rimanendo nell’ambito della pastorale giovanile, qui a S. Maria c’è la possibilità di divertirsi con i più piccoli nell’animazione nell’Oratorio del sabato, che gli animatori hanno simpaticamente rinominato “Oratroviamoci”! Poi c’è il catechismo elementari, percorso che quest’anno i bambini di S.Maria e Bicinicco condividono insieme! Come anche le superiori!
In estate c’è l’Estate Ragazzi, che coinvolge tanti ragazzi anche da parrocchie vicine. Una bella occasione di divertimento e di crescita prendendosi cura dei più piccoli.
Poi c’è Pierabech! Hai già sentito questa località montana? Nooo??? Beh, c’è sempre una prima volta! A Pierabech per tutto il periodo estivo si svolgono i campi scuola organizzati dai salesiani della Viarte: dico solo che non ho mai sentito nessun animatore, che si fosse messo in gioco, dire che non avrebbe fatto super volentieri un’altra settimana di campo scuola.
Come per tutte le cose, non si nasce imparati, e da qualche parte bisogna pur trovare forze, idee, stile, energia, gioia! A S. Maria la Longa, presso gli spazi del “Piccolo Cottolengo” si svolgono gli incontri dell’Esperienza Live. L’Esperienza Live è un cammino concreto che aiuta a riflettere su ciò che un giovane vive dentro e fuori di sé, ed è pensato per i ragazzi delle superiori. Siamo quasi 300 ad ogni incontro! Si cresce nell’animazione e.. perché no? Anche nel cammino di amicizia con Gesù! Che non desidera altro che la nostra felicità!
È un cammino nato una decina di anni fa, ed è proprio per grazia di Dio che in questi anni è cresciuto fino a coinvolgere giovani da tutta la bassa friulana e Udine e dintorni! Ah, dimenticavo: è aperto a tutti!!)

Concludo dicendo che il mio fare catechismo (e tutto il resto) è nato forse da un si un po’ improvvisato, ma le scelte vanno rinnovate sempre. E tutte le scelte che facciamo da giovani costruiscono il nostro futuro. Non è che ad un certo punto si resetta tutto e si diventa adulti ;-)
Perché dovrei impegnarmi nel fare qualcosa?? Di motivi se ne potrebbero elencare tanti, butto lì una frase fatta: si ha più gioia nel dare che nel ricevere. Ma anche per me è stato, ed è così. Prendiamoci per tempo nel vivere una vita piena e felice! Chiediamoci: per cosa vorremmo essere ricordati?


Pubblicato sul giornalino della parrocchia di Trivignano Udinese.

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