Questo blog è stato un progetto a cura di Fabio Milocco, da molti anni ormai il blog non è più aggiornato anche se liberamente consultabile.
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sabato 3 ottobre 2009

L'inferno, cos'è?

Prima o poi ci pensiamo tutti: cosa accade dopo la morte? Se sono stato buono andrò in paradiso (o al limite in purgatorio) e se sono stato cattivo vado all'inferno? Ma l'inferno è eterno? Hanno ragione coloro che credono nella durata limitata delle pene dell'inferno come in qualsiasi punizione terrena? Come può Dio voler salvare tutti gli uomini se chi va all'inferno è condannato per l'eternità? Non è un controsenso? Se è questo che state pensando o che vi state domandando allora forse questo breve articolo potrebbe fare per voi! Se non è quello che state pensando, credo vi sarà utile ugualmente.

Intanto partiamo dal presupposto che l'inferno, come il male (vedi l'articolo sul perché del male), non lo ha creato Dio. Al numero 74 del Compendio (vedi Fonti) si parla della caduta degli angeli, nella quale si racconta la vicenda di Satana ed altri demoni che, da angeli creati buoni da Dio, si trasformano in malvagi perché, con libera e irrevocabile scelta, hanno rifiutato Dio e il suo Regno: dando così origine all'inferno. Essi tentano continuamente di attrarre l'uomo alla ribellione contro Dio e i suoi Insegnamenti, ma Dio afferma in Cristo la sua sicura vittoria contro il maligno. Questo non vuol dire che possiamo permetterci di stare a guardare il male che opera solo perché tanto Dio ha detto che lo vincerà e così poi saremo felici e contenti senza aver fatto nulla: questo succede nelle illusioni non nella vita vera. Se vogliamo che la nostra vita sia vera e piena (nel senso di avere una vita bella, felice e piena) dobbiamo impegnarci a seguire gli insegnamenti di Cristo in modo attivo, tenendoci sempre all'erta nei confronti di un maligno sempre pronto a rovinare, pure nelle piccole cose, la nostra vita. Il suo intento è, ovviamente, farci credere il contrario.

A questo punto dovreste aver capito che l'inferno è una scelta, non una punizione che si abbatte sul peccatore morto in peccato mortale. Smettiamola con la visione di Dio come un giustiziere che si accanisce su chi non rispetta la sua volontà. L'inferno è una scelta personale! Tutte le creature umane vengono a trovarsi di fronte a un bivio: la via del bene e la via del male. La saggezza umana e l'amore di Dio che non abbandona mai nessuno e sempre pronto a perdonarci ci invitano decisamente a lasciare la via del male. (Attenti però a non seguire le orme di colui che fa tutto quello che vuole solo perché tanto il Signore perdona sempre!). Dentro di noi sappiamo se meritiamo il paradiso, l'inferno o se abbiamo bisogno di purificarci. L'inferno infatti non è una condizione solo della vita ultra terrena ma ce lo creiamo già qui in terra con il nostro comportamento. Anche se non ce ne accorgiamo subito, ogni peccato (anche il più piccolo!) è un passo sulla via del male, e ogni passo sulla via del male ci porta ad un senso di vuoto interiore, di ribellione contro le regole e genitori, ad offendere gli altri e a trattarli male, a cercare negli altri solo profitto e convenienza ecc. ecc. ecc. Ditelo con che parole volete ma peccando creiamo l'inferno al nostro interno!
Ricordiamoci che quando noi pecchiamo non ce ne accorgiamo: il maligno è subdolo, furbo, ci affascina con promesse effimere (brevi, inutili, fini a se stesse), ci inganna fino all'ultimo e spessissimo ci fa vedere chi cerca di metterci in guardia come degli ostacoli alla felicità.
L'esame di coscienza è un fondamentale aiuto per conoscere se stessi e valutare correttamente le nostre azioni, sembra banale saper valutare le nostre azioni ma non è così. Saper dire cosa è male e cosa è bene non vuol dire saperlo fare. Di questo magari ne parleremo meglio quando affronteremo il tema della confessione.

N.B.
Non pensiate che io sia il santerello di turno, anzi! Ma è proprio la consapevolezza che ci dobbiamo aiutare per vivere nella rettitudine che mi spinge a scrivere questi articoli.

P.S.
Qualsiasi commento è al solito ben accetto :-)


Fonti consultate:
Rivista Maria Ausiliatrice
Compendio – Catechismo della Chiesa Cattolica

4 commenti:

  1. Ciao!, mi chiamo ALBERCLAUS.

    Complimenti per la scelta e semplicità nella struttura del sito. Sono una persona "strana" nel senso buono. Per curiosità ho cliccato il tuo collegamento da Giveaway of the Day. Perchè mi sono incuriosito?
    Per la tua considerazione del e nel giudicare il software odierno. Il mio nick è "Nato Libero, Morirò da Schiavo". Per farla breve mi sono catapultato in questo angolino da cui mi sarei aspettato tutto tranne un blog di religione. Non ho nulla contro anzi, son contento per le informazioni, considerazioni e idee che potrebbero contribuire "forse" ad accettare varie possibilità e considerare che non tutto quello che si sente dire, leggere sia la verità assoluta. Mi riferisco al tuo post. Contrariamente però, non sono uno che crede ma ammiro chi lo fa perchè ci crede davvero.

    Spero di non averti annoiato e se posso una domanda velocissima mi viene spontanea: sei un prete?

    Perdona la mia sfacciatagine per come mi pongo, mi piace dare del tu a qualsiasi persona per instaurare un rapporto amichevole, caloroso. Dare del lei, voi non è da freddi? distanti? il rispetto lo si da dando anche del tu o mi sbaglio?. Bene, avevo 2 mn da spendere e sono contento di averlo fatto e che tu ci creda o no ti ho messo nei preferiti per venire a leggermi i tuoi post. Anche se non credo non ho i paraocchi.
    A presto!.

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  2. Ciao,
    innanzitutto ti ringrazio di cuore per i complimenti: sono sempre ben accetti (come le critiche costruttive).

    La tua domanda sulla mia identità mi fa ricordare che devo sistemare i link in alto alto, in modo da inserire una breve presentazione di me. Comunque sono un ragazzo di 19 anni, (ok, adesso che ho detto la mia età perderò ogni credibilità :D). Nella mia parrocchia cerco sempre di dare la mia disponibilità ai molti progetti proposti e attivi.
    Ho deciso di iniziare questo blog perché sono un grande appassionato di informatica e quindi su internet è ricaduta la mia scelta di mezzo di comunicazione. Senza tanti fronzoli vorrei condividere con voi degli articoli riguardanti la religione, semplici e chiari ma sopratutto che vadano al punto della questione senza girarci tanto. E più importante ancora che riguardino fatti reali/pratici in cui ci si possa ritrovare: in fondo siamo tutti sulla stessa barca e prima o poi ci capita di vivere le stesse problematiche.

    Dimenticavo una cosa! Non sono un prete (credo si capisse dall'età!!) e non ho nessuna laurea di carattere religioso, quindi non prendere/te i miei articoli come verità assolute ma come spunti per possibili approfondimenti.

    Mi rende davvero molto felice che tu mi abbia messo nei preferiti! Conto di pubblicare un articolo a settimana (nel weekend di solito) a causa della scuola e degli impegni in parrocchia che assorbono la stragrande maggioranza del tempo. Inoltre tengo più alla qualità che a quella quantità di cui internet ne è ormai pieno (ed è proprio per migliorare che tengo in grandissima considerazione i commenti e li incentivo sempre, anche solo per dire "bello" "brutto")

    Detto questo rimango sempre qui a disposizione!

    A presto!

    P.S.
    Scusa la lunghezza!

    P.P.S
    Seppur possa sembrare, non sono né secchione (anzi!) né un santerellino ma una persona che si impegna faticosamente per vivere bene :)

    P.P.P.S.
    Carino e ben fatto il tuo sito, mi riservo di vederlo meglio nei prossimi giorni!

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  3. Ciao! Rieccomi quì a scrivere.

    La domanda mi sorgeva spontanea dato l'alta qualità del contesto e di una persona che sapeva quello che scriveva. Hai ragione, il Web è pieno di cose futili o indispensabili ma, questo è il bello della rete. Tante pagine scritte e illustrate che sembrano pensieri di persone "mormorio" che al posto di rimanere in testa sono divulgate a grande voce su delle pagine che poi, in fin dei conti, nemmeno esistono perchè virtuali mi spiego? forse no!. Tranquillo, anche se non visiti il mio sito non mi cambia la vita aggiungendo: hai 19 anni e questo non fa di te uno che non può, non deve o non sa nulla. Il sapere viene dalla vita vissuta ma in qualità e non per quantità. Non prometto nulla a nessuno, spero di passare e leggere altri articoli stimolanti. La conoscenza è un diritto di tutti, questo è il mio slogan spero ti piacia.

    A presto!!

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  4. Ciao Fabio! Il commento di ALBERCLAUS, se non avesse altro merito, ha quello di farmi scoprire che, a 19 anni, scrivi con un straordinaria lucidità su argomenti così difficili.
    E' un vero conforto "sentire" una voce come la tua nell'assordante e confuso mondo dei media che ci circondano.

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