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venerdì 22 gennaio 2010

Eucarestia quotidiana? Si, grazie!

Prima non avrei mai accettato una proposta simile, ma del resto alle volte le cose cascano proprio a pennello, quando sei pronto, o perlomeno abbastanza pronto ad accoglierle. Frutto della Provvidenza, di un Disegno più grande? Credo di sì. Sto parlando dell’Eucarestia quotidiana, alla quale mi sto impegnando a partecipare da qualche mese.
Non dico che sia facile, anzi! È difficile la costanza e soprattutto è difficile alzarsi presto al mattino. È un grande sacrificio, ma come mi disse un grande sacerdote salesiano, “superare la pigrizia significa non darla vinta al diavolo”, eh, già, perché è lui che ti tira indietro, che ti fa rimanere a letto e trovare ogni buona scusa per non andare!
Mi fece grande impressione quando a Medjugorie constatai che il diavolo “si faceva sentire”, attraverso gli indemoniati lì presenti, soprattutto durante il momento della consacrazione o durante l’adorazione eucaristica. Gli urta che Gesù “abbia la meglio”!
Allo stesso modo trovo significativo che tutti i Santi insistano sull’importanza dell’Eucarestia quotidiana, insieme alla Confessione e alla devozione verso Maria Santissima.
In particolare vorrei ricordare l’esperienza di Alexandrina Maria da Costa, apostola dell’Eucarestia, beatificata da Giovanni Paolo II° il 25 aprile 2004, che visse in digiuno totale, cibandosi di sola Eucarestia per ben 13 anni, fino alla morte.
Questa Cooperatrice salesiana rifulge tra i santi «che nell’Eucaristia hanno trovato l’alimento per il loro cammino di perfezione. Quante volte essi hanno versato lacrime di commozione nell’esperienza di così grande mistero ed hanno vissuto indicibili ore di gioia “sponsale” davanti al Sacramento dell’altare!» (Mane nobiscum 13).

Tutto questo deve aiutarci a sentire che è Lui la forza, il sostegno e il centro delle nostre vite.
”Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane unito a me e io a lui” (Gv 6,56).
Quale gioia poter rafforzare ogni giorno questa unione!

E non si tratta solo di parole astratte, lontane, perché Cristo si fa uomo, si fa pane… niente di più concreto, di più tangibile, di più quotidiano, di più vicino a noi. E noi ne possiamo fare esperienza se ci fidiamo e impariamo ad amare e a lasciarci amare da un Dio che dà tutta la sua vita per noi.
Dopo questa straordinaria scoperta saremo noi, a nostra volta, chiamati all’offerta della vita quotidiana, di tutte le azioni, le preghiere, i pensieri, le sofferenze, le gioie, le parole della giornata, per portare a chi incontriamo un po’ di quella Luce che riceviamo nell’Eucarestia.


Sonia Buchini

5 commenti:

  1. Sonia! Bellissimo articolo! E ovviamente condivido!
    Il nostro gruppetto del mattino è quanto di più bello si possa desiderare.. una piccola comunità! Che grande grazia!

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  2. Ringrazio Sonia che mi ha inviato questa splendida testimonianza.
    Se qualcuno la volesse contattare lo può fare attraverso la mail del sito: evangelizzazioneattiva@yahoo.it

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  3. mi fa piacere trovare una persona attenta alla evangelizzazione. ho trovatao il link cercando la traduzione di un programmino che sto cercando di usare. mi piacerebbe condividere con gli amici di quest osito l'impegno di evangelizzazione di una parrocchia che linko www.santeustorgio.it
    saluti a tutti e benedizioni

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  4. Ciao Gaetano, grazie per i complimenti: fanno sempre molto piacere :)

    Ho dato un'occhiata al sito che hai linkato, molto interessante. Essendoci molto materiale mi riservo di vederlo meglio.

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  5. La S. Messa quotidiana è il più grande benessere che si possa immaginare e che vale veramente la pena di essere apprezzato continuato e diffuso.Diceva S. Pio da pietrelcina Sarebbe più facile che la terra si reggesse senza il sole che senza la Santa Messa. Stessa Importanza è riferita da S.Josemaria Escrivà che saggiamente divideva la giornata in due parti preparazione e ringraziamento per la S. Messa.Grazie per il vostro buon esempio e per il magnifico sito che ci ospita

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