Questo blog è stato un progetto a cura di Fabio Milocco, da molti anni ormai il blog non è più aggiornato anche se liberamente consultabile.
Le opinioni espresse negli articoli rispecchiano quanto l'autore ha pensato in quel tempo, non è detto che rispecchino l'attuale idea sulle cose. Grazie della comprensione.

Cerca solo in siti cattolici o sul web! (suggerimenti ben accolti!)

giovedì 15 settembre 2011

Il senso del quotidiano: Søren Kierkegaard e Chiara Luce Badano

“La sua vita è spumeggiante come il vino, col quale si eccita, la sua vita è movimentata come le melodie che accompagnano il suo pasto allegro, in ogni attimo è sempre trionfante. Non ha bisogno di preparativi, di progetti,di tempo, perché egli è sempre pronto,la forza è sempre in lui ed anche il desiderio, e solo quando desidera è veramente nel suo elemento. Egli siede a tavola, felice come un Dio, leva il suo bicchiere, si alza col tovagliolo in mano, pronto per l’attacco.” Così Søren Kierkegaard, filosofo e teologo danese della prima metà dell’ ottocento, descrive in una delle tante opere la vita del don Giovanni, l’emblema del seduttore e l’incarnazione di colui che vive esteticamente la sua vita, al fine di trarne il massimo godimento, di spremerne tutto ciò che può, assaporando in modo estetico e perfetto ogni singolo istante….una specie di anticipatore del più famoso Dorian Grey insomma!!

lunedì 22 agosto 2011

A Madrid... in prima persona


Tornata da Madrid, ciascuno si rivolge a me con la medesima fatidica domanda: «COME E’ ANDATA?».
Una domanda di questo genere dovevo aspettarmela, ma resto spiazzata e non riesco a dire altro che: «Bene!». Del resto, i due milioni di giovani dinanzi al Papa li hanno già visti tutti in tv, la pioggia durante la veglia anche, le manifestazioni anti-GMG pure e le catechesi dei vescovi si trovano facilmente su internet. Allora che cosa condividere? Cos’è che la gente vuole sapere? La risposta a questa domanda ce l’ha data il Papa, domenica, durante l’Angelus: «I vostri amici vorranno sapere che cosa è cambiato in voi, dopo essere stati in questa nobile Città». Eh già: la GMG va raccontata in prima persona, perché il Papa ci ha invitati personalmente, e ciascuno personalmente ha risposto e personalmente ha vissuto l’esperienza, benché attorniato da migliaia di altri giovani. La GMG mi ha messo alla prova: cercavo un po’ di pace, degli spazi di preghiera e di riflessione personale, ma ho trovato un gran baccano. Con mia grande sorpresa però, tornata a casa, mi accorgo di aver imparato davvero molto in quel “baccano”.

venerdì 15 luglio 2011

Da facebook una discussione sull'omosessualità

Premessa: questo è un tema scottante non di per se, ma perché gli attivisti gay lo hanno ormai trasformato in qualcosa che non è: una battaglia per le pari opportunità, contro la dilagante omofobia ?? e contro la Chiesa (non ne ho ancora capito il motivo, ma si vede che va di moda..). Però in questo modo sono riusciti a far credere a tutti gli intellettuali atei ma in generale alla stragrande maggioranza delle persone (anche nel mondo cattolico purtroppo non mancano esempi) che sia una questione di diritti. E gli anticlericali non aspettano altro che pretesti per dare contro alla Chiesa e sui diritti, poi, si scatenano davvero tutti: pari diritti a tutti è il loro motto! Altrimenti sei un intollerante! E intanto non si discute della sostanza.. Intanto è diventato politicamente corretto dire che i gay pride (o l'appena avvenuto euro-pride) sono giusti, è un segno di democrazia e non si possono assolutamente mettere in discussione. Ma se loro calpestano diritti e libertà (articolo in fondo, quello su Toronto), va bene.
Ultima premessa: siccome non  mi piace la confusione, qui si parla di omosessuali e basta. Non come negli euro-pride in cui trans & co. vengono accomunati, come se fosse la stessa cosa.. Tristezza!
È un concetto giuridico comprovato che "la legge è uguale per tutti" significa che a comportamenti/persone diversi si può rispondere con leggi diversi.
Fine premessa.

mercoledì 15 giugno 2011

Verità e cultura rafforzano la fede

In occasione dell'Evento CEL (Corso Educatori Live) sono state fatte diverse testimonianza, una più bella dell'altra. Ed è toccato pure a me, anche se a parlare preferisco di gran lunga scrivere: mi riesce pure meglio!
Che cos'è il CEL? Visitate il sito www.nuovaevangelizzazione.com (attualmente in ristrutturazione). Comunque brevemente è un gruppo di giovani che si incontra mensilmente per fare un cammino cristiano di animazione e di crescita personale. In stretto contatto con le parrocchie dove i giovani sono impegnati.

Ecco il testo della mia testimonianza. In neretto ci sono le domande, se scorrete l'articolo le potete agilmente leggere. In questo modo avrete un'idea di cosa si parlerà qui (a grandi linee).

- Ormai da diversi anni tu ti occupi del sito del CEL. Cosa ci puoi dire di questo tuo impegno: quanto ha influito nella tua crescita spirituale, culturale e personale?

domenica 15 maggio 2011

Pensieri sul vegetarismo e sul veganismo

Circa 6/7 milioni di vegetariani solo in Italia. Circa il 10% dei quali vegani. (i dati sono un po' gonfiati anche per errori metodologici, ma non è questo che mi interessa). Quello che mi interessa è l'importanza sempre maggiore che ha sulla vita delle persone e sulla società.
Qual'è la differenza fra essere vegetariani e vegani? È una scelta come un'altra o nasconde dei pericoli? Quando è solo uno stile di vita e qualcosa di più radicale? È eticamente giusto/consigliabile? Attenzione: in questo articolo si parlerà della scelta in se, delle motivazioni, delle questioni etiche. Non si parlerà di cose medico/scientifiche: effetti per la salute, se gli animali soffrono veramente etc.

Differenza Vegetariano &Vegan
Il vegetariano segue diete a base vegetale (frutta, verdura, ecc), con esclusione di carne (carne rossa, pollame, e pesce), con o senza l'inclusione di latticini o uova.
Il vegan rifiuta non solo di nutrirsi di carne e pesce, come i vegetariani, ma anche di latte, latticini, uova, miele e tutti i derivati.

Scelta di vita vs stile di vita

sabato 16 aprile 2011

Il caso Galileo: si alla scienza, no allo scientismo

Che stufa, nel 2011 siamo ancora qui a parlare del caso Galilei, di Giordano Bruno, delle crociate ecc. ecc. ecc. Tutti temi che vengono ancora erroneamente usati come capi d'accusa all'operato della Chiesa. Mentre in realtà c'è molto fumo e poco arrosto (e spesso solo le ossa).
Il caso Galilei è tornato alla ribalta a causa della mancata visita del Papa all'Università "La Sapienza", a causa di un manipolo di soli 67 professori contrari, evidentemente, alla libertà d'espressione.
Il tutto perché l'allora cardinale Ratzinger ha citato in un suo discorso una frase di un filosofo della scienza: Paul Feyerabend (anarchico e ateo), morto nel '94. Egli così scrive: "La Chiesa dell’epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunità politica se ne può legittimare la revisione". Una frase da cui il Papa ne ha preso le distanze, perché fin troppo integralista.

Credenza di partenza
  • Galileo è stato condannato perché si è rifiutato di sostenere la teoria geocentrica, sostenendo quella eliocentrica e la Chiesa, acerrima nemica della scienza lo ha costretto all'abiura e la ha condannato, torturato e forse bruciato sul rogo.
    • In realtà Galileo sosteneva un nuovo modo di fare scienza, una sorta di scientismo. Una seconda religione in cui si sostiene che con la scienza si può spiegare tutto. La sua teoria eliocentrica non era supportata da nessuna prova, ma lui pretendeva di imporla non come ipotesi, ma come verità.
Sono preoccupanti gli effetti di questo oscurantismo laicista, come scrive lo storico Titus Gurtakt in "Scienze moderne e saggezza tradizionale": "La Chiesa, esigendo da Galileo di presentare le proprie tesi sul moto della Terra e del Sole non come verità assoluta ma come ipotesi aveva le sue buone ragioni. L'esaltazione letteraria di Galileo ha fatto nascere in svariati dignitari ecclesiastici una sorta di coscienza di colpa, che li rende stranamente impotenti di fronte alle teorie scientifiche moderne, quand'anche queste siano in palese contraddizione con le verità delle fede e della ragione".

giovedì 17 marzo 2011

150° anniversario dell'Unità d'Italia - Un punto di vista storico (vero una volta tanto..)

Presentata l'esposizione per celebrare e raccontare i 150 anni dell'Unità: editori cattolici completamente dimenticati.. Ecco cosa ha detto il curatore dell'esposizione: «Abbiamo dedicato un capitolo al fenomeno dell'editoria religiosa, quanto alla mancanza di editori cattolici dal nostro elenco devo dire onestamente che non ci abbiamo pensato. Ma non siamo anticlericali»
Non fatevi ingannare dalle parole editoria religiosa: vuol dire che all'interno della storia dell'editoria c'è un capitolo dedicato alla storia delle case editrici religiose e neanche necessariamente cattoliche. In fondo l'opinione dei cattolici, praticamenti i quasi protagonisti della nascita dell'Italia (anche come vittime), in una raccolta di libri che raccontano la storia dell'Italia non è così importante.. -.-

La solita... storia insomma. Sentita, risentita e rigirata in tutte le salse: sta Chiesa nella storia non ci deve propprio entrà. Ma a pensar così si fa malafede, allora lascio a Francesco Motto esprimere quella che è esattamente anche la mia opinione e vi invito a leggere l'articolo (è breve e intenso, quindi leggetelo e non fatevi ingannare dal titolo che sembra preludere a qualcosa di noioso) comparso sul Bollettino Salesiano di Marzo 2011: 150 anni di educazione salesiana in Italia.